SOCIETÀ APERTA

di Antonio Urzì Brancati

Avviene spesso che gli Ordini Esoterici intervengono, in maniera molto decisa, su alcuni temi che travagliano la nostra Società e che il mondo profano affronta evidentemente condizionato dagli orpelli politici, religiosi e culturali specifici delle varie componenti.

I vari interventi di molti Ordini Esoterici quali per esempio la Massoneria, attraverso i suoi massimi esponenti, hanno suscitato critiche e commenti che dimostrano quanto ancora bisogna lavorare per raggiungere quel grado di illuminazione che l’Iniziazione promette a chi ben lavora.

Sui temi che andrò esaminando ho udito, anche fra gli Iniziati, opinioni che dimostrano quanto ancora siano presenti i condizionamenti religiosi, politici e culturali, tipici del mondo profano.

I veri Iniziati, quando hanno raggiunto i gradi più alti, hanno abbattuto le colonne del Tempio e ne hanno calpestato i frantumi, calpestando il simbolo che domina l’entrata del Santuario.

Ciò significa che si è abbattuta la pretesa che il Grande Architetto dell’Universo sia racchiuso entro le Colonne di un Tempio, fosse pure quello della Massoneria o di qualsiasi altro Ordine Esoterico.

In alcuni rituali si dice che le armi degli iniziati sono la penna e la parola, l’influenza che ciascuno può esercitare attorno a sè, l’esempio del rispetto per la libertà degli altri, la mano tesa a colui che è oppresso nella sua coscienza e leso nei suoi diritti.

Si ha, quindi, anche da Iniziati, il dovere di intervenire sui temi che impegnano la società profana ed si ha il dovere di intervenire scevri da condizionamenti dettati dalla cultura, dalla religione, dall’appartenenza a un qualsiasi partito politico e persino dalla appartenenza a qualsiasi Ordine Esoterico.

Basandosi su questi principi, però, è necessario esaminare l’opportunità ed il modo di intervenire nei grandi temi che agitano la società attuale.

Quali sono, intanto, questi grandi temi. Solo per esempio accenniamo alla società multietnica, alla scuola, alla fecondazione assistita, alle cellule staminali, alla tutela delle minoranze, alla globalizzazione.

Io, in questo scritto, desidero fare solo un discorso di metodo. E lo ritengo più che opportuno. Ho ancora nelle orecchie i mormorii di coloro, anche fra gli Iniziati, che di fronte alle esternazioni dei supremi vertici della loro Istituzione, non solo prendono le distanze ma pongono dei distinguo. E’ chiaro che su ciascuno di questi temi ognuno di noi può avere idee proprie, dettate dalla propria appartenenza politica, dalla propria educazione religiosa, dalla propria formazione culturale. Non vi è dubbio, anche, che ciascuna di queste idee è degna di rispetto e di considerazione. Ciò, però, attiene alle scelte; alle scelte che ciascuno di noi potrà fare nel momento in cui si trova a vivere il problema, direi, sulla propria pelle. Faccio un esempio. Nel momento in cui è consentita la fecondazione eterologa non è detto che tutti noi, in caso di impossibilità ad avere figli naturali, dobbiamo scegliere la strada della fecondazione eterologa. Ma, da Iniziati, dobbiamo chiederci: è giusto che una legge dello Stato impedisca, a chi lo desideri, di avere un figlio attraverso la fecondazione eterologa? Ed ancora; di fronte ad una gravidanza non desiderata ciascuno di noi, molto probabilmente, sceglierà di far nascere ugualmente il figlio. Ma, sempre da Iniziati, ci si chiede: è giusto che uno legge dello stato impedisca a chi la pensa diversamente di ricorrere all’aborto se il figlio non è desiderato?

Noi abbiamo il dovere di difendere i diritti delle minoranze o di chi la pensa diversamente dalla maggioranza e pertanto di difendere una legge che non ti obbliga a fare alcunchè ma ti conferisce solo la possibilità di scegliere, ovvero ti consente di scegliere secondo la tua coscienza, lasciando ad altri che la pensano diversamente e che hanno una diversa coscienza, la possibilità di sceglier diversamente; conseguentemente dobbiamo osteggiare una legge che tale facoltà di scelta non consente nè alla maggioranza, nè alla minoranza.

Vi sono però dei casi più delicati, come per esempio la ricerca genetica, dove la libertà di ricerca può, a volte, condurre a dei risultati pericolosi per l’intera umanità.

Anche in questo caso non si può fare a meno di scegliere la libertà di ricerca scientifica, auspicando, magari, un maggior controllo dello Stato su quelle che potrebbero costituire delle vere e proprie deviazioni della stessa ricerca o dei tentativi di selezione della razza umana.

Fin quì sono stati esposti alcuni dei problemi che giorno per giorno si è chiamati ad esaminare ed a risolvere e si è esposto anche l’atteggiamento che, a nostro avviso, deve esser tenuto dagli Iniziati di fronte a tali problemi.

Sarebbe molto semplice dire che l’essenza degli Ordini Iniziatici, così come iloro compiti, i loro limiti, sono fissati, in maniera molto rigida, dalle costituzioni e dai regolamenti che sono propri a ciascun Ordine. Prenderei in giro me stesso e non affronterei il problema che sembra sorgere dalla necessità di adattare le Istituzioni ai tempi attuali, dalla necessità di dare alle Istituzioni una impronta moderna, una struttura più adeguata al superamento dei problemi che affliggono l’umanità.

Occorre veramente dare un’impronta moderna ai vari Ordini Esoterici per affrontare i problemi che affliggono l’umanità? Ed ancora: I problemi che affliggono l’umanità sono problemi nuovi ovvero si sono sempre avuti e da sempre hanno accompagnato il percorso dell’essere umano.

Esaminiamo tali problemi. L’opinione pubblica, ovvero una parte di essa, accusa gli Ordini Esoterici diversi dalle religioni e, in particolare la Massoneria, di approfittare del segreto che caratterizza i loro lavori per operare una sorta di trasversalismo ai danni della società e delle pubbliche istituzioni; per esempio i massoni sono accusati di adoperare, per raggiungere tali scopi, metodi e sistemi che possono essere identificati con il favoritismo, con la prevaricazione; in poche parole sono accusati di giovarsi della solidarietà per perseguire il benessere degli stessi Massoni, a danno di altri che non appartengono alla Istituzione. Per costoro la Massoneria è una sorta di associazione segreta nella quale si ritrovano uomini dediti ad affari più o meno loschi che cercano di realizzare a scapito degli onesti cittadini che non hanno avuto la ventura di essere accolti tra le fila massoniche.

L’Istituzione massonica, come tutte le altre Istituzioni Esoteriche però, non si prefigge tali scopi. Ma possiamo garantire che all’interno delle Istituzioni non vi siano individui che operano con gli intenti che vengono contestati? Siamo certi che fra le fila degli Ordini Esoterici non vi siano soggetti che poco o nulla sanno di simbolismo, di esoterismo (e di ciò non si preoccupano) e si affannano solo a stringere rapporti, a far conoscenze allo scopo di utilizzare tali rapporti e tali conoscenze al momento opportuno per la piccola cortesia o la squallida raccomandazione? Sappiamo che tali soggetti esistono e sappiamo anche che non solo non vengono isolati ed allontananti come dovrebbe essere ma addirittura divengono patrimonio personale di altri soggetti con ambizioni di carriera interna, che intendono utilizzarli nei momenti elettorali. Per essere eletti a far che? Lo vediamo giorno per giorno.

In una Istituzione democratica, l’eventuale cattivo funzionamento del vertice è un sintomo, non la malattia. La malattia deve ricercarsi in coloro che tale vertice hanno voluto o sopportano.

Come fare per rimediare a tale situazione? E’ facile prescrivere la cura. E’ molto difficile curare l’ammalato. La cura è radicale, a volte, apparentemente, devastante. Ma è una sola. Tornare alle origini. Isolare tutti i soggetti estranei ai corpo Rituali e, quando se ne presenta la possibilità, scacciarli dal Tempio. Nelle Istituzioni devono rimanere solo coloro che son convinti che il bene dell’umanità è il loro primo ed unico scopo e che tale bene si può perseguire solo dopo il miglioramento di se stessi.

Migliorare se stessi non significa solo limitarsi a recitare nei luoghi preposti l’elenco delle virtù che ciascun Iniziato deve possedere e delle cose virtuose che ciascuno dovrebbe fare. Migliorare se stessi vuol dire, in primo luogo, capire da che cosa nasce la necessità della virtù. Studiare l’ordine cosmico; capirne le leggi; studiare gli effetti delle ingerenze in tale ordine; raggiungere cioè la vera conoscenza e la vera saggezza. Questo risultato si raggiunge solo attraverso lo studio dei simboli, solo attraverso la ricerca esoterica nei molteplici stati dell’essere, a dirla con Guénon. Solo approfondendo tali discipline si riuscirà a capire che il bene del singolo è intimamente connesso al bene dell’umanità e non viceversa.

E’ chiaro che un Ordine Iniziatico composto da uomini di tal fatta sarebbe un Ordine non numeroso e pertanto verrebbero meno parecchi supporti economici che oggi, coloro che partecipano con intenti diversi da quelli peculiari dell’Ordine, garantiscono. Il vero Iniziato, però, sa quali sono i propri doveri e per adempiere a tali doveri è pronto a fare i necessari sacrifici, anche di natura economica. L’amore, la fratellanza, la solidarietà farebbero il resto.

Creata in tal modo un nuovo e più sano Ordine Iniziatico vediamo adesso come affrontare il problema dei rapporti con il mondo profano.

Non vi è dubbio che di fronte agli attacchi scriteriati e diffamatori del mondo profano gli Iniziati debbono reagire. Tale reazione, però, è demandata ai loro vertici. La base può, anzi deve, in puro spirito di collaborazione, dare suggerimenti, collaborare se richiesta.

La reazione dei vertici, a mio avviso, però non è sufficiente. Non dimentichiamo che gli Ordini Iniziatici diversi dalle religioni rivelate , oggi, non sono attaccati da un nemico occasionale ed improvvisato. Coloro che oggi attaccano gli Ordini Iniziatici sono gli stessi che da sempre l’hanno combattuti per tutto ciò che loro rappresentano. Se l’azione degli Iniziati diversi dai religiosi, dovesse prevalere non vi è dubbio che i soggetti che da sempre li combattono scomparirebbero o, quanto meno, verrebbero ridimensionati notevolmente. Immaginate cosa sarebbe la Chiesa Cattolica in un mondo in cui la ragione e non il dogma si imponesse; in un mondo in cui tutte le confessioni avrebbero solo una funzione di guida spirituale ed avrebbero tutte la stessa dignità e le stesse opportunità. Immaginate cosa accadrebbe a quei movimenti politici ispirati al totalitarismo ed alla dittatura in un mondo in cui prevarrebbero di fatto e non solo in teoria le idee di libertà, uguaglianza, tolleranza. Gli Iniziati diversi dai religiosi rappresentano un pericolo anche per quei gruppi di potere economico che con metodo scientifico, degno di miglio causa, hanno sostituito con ideali di consumismo, di edonismo, ideali ispirati ai più alti valori morali che da sempre hanno trovato in varie istituzioni come per esempio nella Massoneria, e quì è giusto dire non solo nella Massoneria, i grandi difensori.

Qualunque reazione di questi soggetti tesa a rintuzzare tali attacchi anche se avesse, come certamente avrebbe, immediati effetti benefici, indurrebbe i nemici della stessa ad agguerrirsi maggiormente per portare nuovi e più incisivi attacchi.

Non bastano quindi i proclami e le difese occasionali. Occorre ben altro. Occorre che si operi affinchè nel mondo profano sia sempre più forte la presenza di quei soggetti, Massoni e non, che possano e sappiano portare avanti quei programmi e quei principi che da soli difenderebbero la terra ed i suoi ideali.

Adesso desidero fare un discorso Massonico in quanto, in genere, è proprio la Massoneria, forse perchè la più numerosa fra gli Ordini Esoterici non religiosi, ad essere oggetto di attacchi scriteriati. In effetti, a mio parere i Massoni debbono intervenire e dico i Massoni e non la Massoneria perchè è giusto che l’Istituzione Massonica non abbia programmi da portare avanti, non operi, come Istituzione, nel mondo profano. La Massoneria deve operare solo ed esclusivamente attraverso i suoi membri, attraverso coloro che, perfezionati nelle logge, agiscono nel mondo profano.

Uomini universali, uomini che sanno distinguere il “se” dall’ “io” possono e debbono intervenire nella maggior parte possibile delle organizzazioni profane per operare con gli strumenti che hanno appreso ad adoperare nelle Logge. Operare difendendo innanzitutto quei valori come la libertà, l’uguaglianza, la tolleranza; operare ben sapendo che non l’interesse personale si deve avere come obiettivo bensì l’interesse generale, l’interesse della collettività. Operare sapendo perfettamente che l’adempimento del proprio dovere può anche significare mettere in pericolo il proprio benessere, la propria incolumità, la propria vita e persino la vita dei propri cari. E ciò sapendo non si hanno dubbi; ciò sapendo si sa quale è l’unica strada da percorrere e si sa che deve essere percorsa.

Con siffatti uomini non sarebbero necessari i proclami, non sarebbero necessarie le azioni giudiziarie a difesa dei diritti e delle libertà. Con siffatti uomini ci si potrebbe esclusivamente dedicare a portare avanti ciò che costituisce il vero programma della Massoneria. Creare Uomini veri, uomini Universali e mandarli per il mondo ad operare per il bene dell’Umanità lavorando alla Gloria del Grande Architetto dell’Universo

Passiamo adesso al metodo. Cosa significa operare? E, in particolare, operare significa occuparsi di politica? Partiamo dal presupposto che la Massoneria ha da svolgere una missione permanente per il bene della Patria e dell’umanità. Vi è quindi una superiore, necessaria politica tutta Massonica. La Massoneria, pur rispettando ogni diversa dottrina e credenza dei suoi affiliati può e deve contare nel principio che unisce tutti e nei lumi che ognuno può portare dovunque per l’avvio al trionfo di una sana democrazia senza aggettivazioni. Anzi proprio la Massoneria può, in ogni momento ed in ogni circostanza, parlare liberamente, sinceramente, spregiudicatamente, perchè essa non è nel gioco dei partiti, non ha posizioni di governo da conquistare o da mantenere, privilegi o benefici da conseguire o difendere. Non sono i problemi di politica contingente, la cui soluzione può essere contrastante, che possono occupare i Massoni; costoro debbono occuparsi dei problemi che si rapportano ad esigenze primarie fondamentali dell’individuo o della società; ed i Massoni, in tale comune denominatore, devono operare per il principio della coesistenza, in tolleranza, in saggezza ed in comprensione; e nella loro squisita formazione spirituale essere quelli che nei partiti, nella società, nella famiglia, debbono esserne i propagatori ed i difensori. Gli Iniziati, perfezionando il loro spirito, e rendendosi degni del rispetto altrui, non possono astrarsi dal turbinio della vita nazionale e mondiale. Gli Ordini Iniziatici, data la loro formazione, hanno uno stile particolare nella determinazione delle risoluzioni ed un metodo speciale di azione che consente la coesistenza. La Massoneria, per esempio, agisce fortificando il senso della fraternità, compenetrando gli animi della spiritualità iniziatica, traendo dalla compagine dei Fratelli, pur diversi per posizioni ideologiche, politiche, sociali e filosofiche, ma attratti ai Templi come ad un asilo di pace e di Fratellanza, unità di intenti e di opere. La Massoneria tende a plasmare un corpo omogeneo, atto a cooperare, con i suoi elementi e secondo la perfezione acquisita, al conseguimento dei fini che si racchiudono nella dottrina dell’ordine. La Massoneria richiama le logge ed i Fratelli tutti ai dibattiti (e non polemiche) di politica e di azione strettamente Massonica, allo scopo di far sentire, con il senso dell’opportunità, della misura e della necessità, la voce della Massoneria nel Paese, ispiratrice e moderatrice dell’opinione pubblica; allo scopo, inoltre, di attendere a quanto è possibile compiere, nelle correnti politiche e nelle masse, per gli orientamenti di democrazia laica, di giustizia sociale, di elevazione della dignità umana e del pubblico costume e di compiere quanto necessario, anche favorendo ed associandosi ad iniziative del mondo profano, alla formazione ed all’orientamento della pubblica coscienza.

Ho detto democrazia laica. Per il Massone laicismo non è antireligiosità. La Chiesa di Roma non viene combattuta per il suo magistero spirituale che deve essere rispettato come tutte le credenze umane, ma solo se ed in quanto essa attenta ai poteri dello Stato rendendolo strumento di una confessione religiosa. Laicismo, inoltre, non vuol dire lotta contro lo Stato confessionale bensì lotta per tutte le istanze di giustizia sociale.

Ecco il modo in cui l’Iniziato deve intendere la società, una società aperta, aperta alla libertà e ubbidiente solo alle leggi assolute del cosmo.

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