Incompatibilità tra R.S.A.A. e Martinismo? La vicenda non è nuova.
Riportiamo quanto appare tra le colonne della rivista Atanor (unico volume contenente i nn. 1 e 2, gennaio e febbraio 1924), a firma Maximus (che, dall’introduzione di Gastone Ventura all’edizione in unico volume dei 12 volumi della raccolta, sappiamo essere cifra iniziatica di Arturo Reghini):
Piccola Cronaca Martinista – In una delle ultime sessioni del Supremo Consiglio dei 33 del Rito Scozzese Antico e Accettato di Palazzo Giustiniani fu presa la deliberazione di non permettere ai fratelli dipendenti di appartenere contemporaneamente all’Ordine Martinista (ed anche al Rito di Memphis). [1924]
Per l’intero articolo, si vedano le pagine 59 e 60 dell’edizione in unico volume.
E va beh, ce ne faremo una ragione!
Personalmente ho rinunciato alla doppia appartenenza già 13 anni fa. Ero 30° e avvertii l’ambiziosa vanità di molti scozzesi.
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L’ignoranza degli “scozzesi” sembra aver superato ogni limite. Finiranno per implodere. Se chiedono di scegliere,si sceglie, basta salutare.
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L’ignoranza è ingrediente fondamentale di ogni fideismo dogmatico. Poiché quel mondo si base su questo, dubito che l’implosione possa aver luogo… occorre invece un’azione critica per aprire gli occhi a chi può, a chi sa, a chi vuole.
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